Poesia n.263
( 26 marzo 2010)
RISVEGLI
Nei lastricati mattini
di risvegli distanti
siamo cielo e siamo mare
non più abbracciati, confusi
come in momenti d’amore
quando di promesse riempivamo
sacchi forati.
Recensione:
L’autore percorre lo spazio segreto che separa i ceppi scoppiettanti della memoria tenera e nostalgica, e, con forza espressiva, rende palpabile la cenere della passione bruciata.
Bice Di Giacomo
una delicatezza di suoni nelle parole...mi son ritrovato al mare di primo mattino, come se stessi cercando un sogno....complimenti per la lirica...
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