lunedì 3 dicembre 2012



Poesia n.186
2 gennaio 2009




A TE APPESO

A te appeso
come grappolo d’uva al proprio tralcio
e ogni acino racchiude un tuo sorriso !
Quante stagioni mi hanno sradicato dal tuo corpo
per risorgere appena il freddo s’assopiva.
Nell’amarti svanivano le brume
e le stelle tardavano a svegliarsi
per non turbare l’ora degli amori.

Donna che tanto ho amato
mai ho scoperto le ansie del mio cuore,
i battiti che sembravano rulli di tamburo
ad annunciare il tripudio
di un concerto.

Ma solo per pudore!

Donna che ho tanto amato
hai lasciato andare via
le carezze, i sorrisi e ammiccamenti;
ora sei brace spenta,
cenere che copre il tempo
di promesse.

Non chiedo di fermarti,
non ascolteresti!
La sordità accompagna il tuo andare
altero e non ti accorgi che lentamente,
inesorabilmente,
stai scivolando  nel burrone
del domani e ogni appiglio di speranza,
come mano che a te si tende,
sarà stelo d’erba.

mercoledì 3 ottobre 2012


Poesia n. 183
30 dicembre 2008-Rev. Titolo


SPRAZZO DI SOLE



Sono venuti a riempire quei vuoti
pesanti, come ricordi di piombo!
Scalda uno sprazzo di sole,
per poco, come in giornate d’autunno
chi ha il cuore dal ritmo più lento,
malato d’attesa!
Un saluto e un abbraccio, 
che in fretta si slega
per continuare il suo giro.
Sembra che il tempo ricominci
da ieri, ma dopo ritorna al domani,
vicini e lontani come quando si va 
per strade,da soli o in coppia, 
a trascinare solo silenzi!

Sono partiti da poco, svegliando 
una cupa emozione; 
ma bisogna sbarrare quel flusso
di rivoli su letti impigriti:
farebbero solo più danni
nelle giornate che tornano vuote
e non si riempiono più
di suoni armoniosi a più voci.
Resta il canto di un duo
che canta,da tempo, ognuno per sé, 
un canto stonato!

mercoledì 22 agosto 2012


Poesia n.277
7giugno 2010



PRIMO INCONTRO

Al primo incontro
ti ho chiamato amore
e come candido giglio
hai chinato il capo.

Amore amore amore,
come un’eco che rimbomba 
e più non abbandona,
in me ora dimori.
E in ogni ora, ogni minuto
la tristezza non è più compagna.

domenica 19 agosto 2012


Poesia n.276
5 giugno 2010




PER ORE

Ho atteso per ore
sotto un lampione spento
che tu corressi,
verso di me corressi
con le braccia aperte
e stringere il mio cuore palpitante
come un tamburo inquieto.

Ho atteso per ore
di poterti prendere per mano
e in un dondolio di braccia
condurti oltre le nuvole
ad illuminare un cielo
senza stelle.

Ho atteso per ore,
ho atteso…!

Recensione :
Diretti, di grande immediatezza, i versi traducono pensieri ed emozioni di un ‘vuoto’ d’attesa che lascia intatti teneri e prepotenti sentimenti d’amore.
Bice Di Giacomo

venerdì 6 luglio 2012


31 maggio 2010
Poesia n.275-Rev. Titolo



ALGA CONSUMATA


Donna
che accarezzi il mio corpo
con le tue onde inquiete
come alga consumata
mi abbandoni esausto
sulle tue sponde.


Recensione di Bice Di Giacomo:
 La carnalità dell’amore, nei suoi struggenti abbandoni, vive nella levità d’immagini, tenere e coinvolgenti, di innocente sensualità.

giovedì 21 giugno 2012


7 maggio 2010
Poesia n.272- Rev. Titolo


STONATI CANTI

Ti risvegli
quando la luce si fa ombra
e con stonati canti
accompagni le ore
di un’altra insonnia.

giovedì 19 aprile 2012


29 aprile 2010
Poesia n.269



DISPERSI


 Scenderà il silenzio
e sarà notte!
Una notte che ci lascia
dispersi. 



martedì 10 aprile 2012

Maggio 2010
Poesia n.271



Relitti


In questo mare, 
tra onde che avvolgevano 
abbandoni esausti,
 io ti ho amato.
Ora è mare piatto
e sulle rotte antiche
viaggiano relitti 
di vascelli



martedì 3 gennaio 2012


30 Aprile 2010
Poesia n.270



CANTO D’AMORE


Per desertiche strade
chiuse 
come vicoli ciechi
il tuo grido ebbro
vacilla 
sull’ugola arsa.
Nessuno ascolta!
Nemmeno il vento
cattura
 il tuo canto d’amore.

Recensione:
Il silenzio, senza eco, accoglie l’urlo muto di un amore divorante.
Bice Di Giacomo