venerdì 1 gennaio 2010

Poesia n.242
(venerdì 4 dicembre 2009)

PADRE E FIGLIO

Chissà quante volte
ti ha preso per mano!
E se il passo diventava di piombo
sulle spalle poggiava il tuo corpo.
Ti ha portato per strade mai viste
e per farti sognare le stelle
sulle cime più alte del mondo.
Gli anni più belli li ha lasciati per strada
come un filo nel labirinto per te.
Ora hai  imparato la strada,
cammini da solo con passo spedito
come un puledro che ha rotto le briglie!
Ma non ti accorgi che indietro hai lasciato
chi ancora segue il tuo andare
per paura che inciampi nel vuoto!

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