martedì 5 ottobre 2010


Poesia n. 253
(30 gennaio 2010)






Non dorme
il vento questa notte
per poter cantare
canzoni tristi
come i miei occhi
su ti te riversi.
Vento impetuoso
non foglie secche svegli
o fronde di alberi stanchi,
né increspi il mare
che in sé racchiude
storie sepolte!
Oh vento,
che un tempo accarezzavi
le gote infuocate
alterni urli a mesti silenzi
e nella tua scia viaggiano
come corpi senza peso
le nostre vite!
Recensione:
Con grande musicalità, in versi che si muovono con leggerezza metaforica del vento, l’autore traduce i battiti della vita: viaggio faticoso del rapporto d’amore che si trascina tra moti di ribellione e indifferenza
Bice Di Giacomo      


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