lunedì 14 marzo 2011


Poesia n.263
( 26  marzo 2010)





RISVEGLI

Nei lastricati mattini
di risvegli distanti
siamo cielo e siamo mare 
non più abbracciati, confusi
come in momenti d’amore
quando di promesse riempivamo
sacchi forati.



Recensione:
L’autore percorre lo spazio segreto che separa  i ceppi scoppiettanti della memoria tenera e nostalgica, e, con forza espressiva, rende palpabile la cenere della passione bruciata.
Bice Di Giacomo

1 commento:

  1. una delicatezza di suoni nelle parole...mi son ritrovato al mare di primo mattino, come se stessi cercando un sogno....complimenti per la lirica...

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